Concessione gratuita di masserie, ville e castelli agli under 40: c’è la data del bando

Annunciata la data di pubblicazione del primo bando nazionale che, per la prima volta, assegnerà in concessione gratuita 46 beni pubblici ad imprese, cooperative e associazioni composte in prevalenza da under 40. La Puglia è la Regione che ha suscitato più interesse.

Sono quasi 25.000 tra cittadini, giovani imprenditori, viaggiatori lenti, membri di associazioni del terzo settore i partecipanti alla consultazione pubblica che hanno contribuito con idee, proposte e suggerimenti all’iniziativa “Cammini e Percorsi”, il nuovo progetto a rete dell’Agenzia del Demanio che nell’ambito del Piano Strategico del Turismo 2017–2022 punta alla riqualificazione e riuso di 103 immobili pubblici situati lungo percorsi ciclopedonali e itinerari storico-religiosi.
Cos’è Cammini e Percorsi.  E’ il nuovo progetto a rete dell’Agenzia del Demanio, promosso da MIBACT e MIT che punta alla riqualificazione e riuso di immobili pubblici situati lungo percorsi ciclopedonali e itinerari storico-religiosi. Obiettivo del progetto è riutilizzare gli immobili pubblici come contenitori di servizi e di esperienze autentiche per camminatori, pellegrini e ciclisti, in linea con la filosofia dello slow travel. I destinatari del progetto sono tutti gli operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività. I beni saranno proposti sul mercato con procedura ad evidenza pubblica, mediante concessione gratuita (9 anni rinnovabili per altri 9) ad imprese e associazioni con soci under 40 e concessione di valorizzazione fino a 50 anni.
Ora è stata annunciata anche la data di pubblicazione del bando: il bando sarà online dal prossimo 24 luglio.
La consultazione pubblica si è chiusa il 26 giugno e l’analisi dei suoi risultati, presentata lunedì 17 luglio nella sede milanese del Touring Club, permetterà di utilizzare le idee e gli spunti arrivati per completare il quadro di riferimento del progetto in vista del primo bando nazionale che, per la prima volta, assegnerà in concessione gratuita 46 beni pubblici ad imprese, cooperative e associazioni composte in prevalenza da under 40.
La straordinaria partecipazione al questionario, 18.634 da utenti italiani e 5.998 da utenti stranieri, assicura una solidità nelle riflessioni finali che serviranno in queste ore a chiudere il testo del bando predisposto per le concessioni gratuite per 9 anni degli edifici, a cui seguiranno in autunno i bandi per le concessioni di valorizzazione fino a 50 anni degli immobili di maggior pregio del portafoglio Cammini e Percorsi.
I risultati della consultazione sono stati presentati dall’Agenzia del Demanio e Touring Club alla presenza del Direttore Generale Turismo del Mibact, Francesco Palumbo, del Capo della Segreteria Tecnica del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Battini, e di tutti i partner dell’iniziativa, il Direttore Strategie Immobiliari e Innovazione dell’Agenzia, Stefano Mantella, e il Direttore Generale del TCI, Lamberto Mancini.
Dall’analisi dei risultati della consultazione, gestita dal Touring Club Italiano che per 7 settimane è stata aperta ai suggerimenti di cittadini e imprese, ha fatto emergere una grande ricchezza di dati significativi e curiosità.
Tra tutti il target dei partecipanti che per il 78% ha meno di 40 anni e si dimostra entusiasta delle opportunità offerta dall’iniziativa. Dalle compilazioni si evidenzia la piena condivisione dell’obiettivo di recupero e valorizzazione degli immobili in disuso, creando nuove forme di accoglienza e un’offerta turistica partecipata e condivisa dalle comunità locali.
È inoltre emersa una notevole attrazione esercitata dal tema del turismo lento e della mobilità dolce, rafforzata anche da un diffuso interesse a partecipare ai bandi di gara pur non avendo molta esperienza nel settore turistico.
Il numero più alto di partecipanti alla consultazione pubblica risiede in Lombardia (2966 utenti), Lazio (2754 utenti) e Puglia (1927 utenti). Segue la Campania (1313), il Veneto (1279), l’Emilia Romagna (1148) e la Toscana (1000).
Tra gli ambiti di maggiore interesse riguardo all’eventuale idea di servizio da offrire lungo i tracciati scelti spiccano l’Ospitalità e la Ristorazione. Seguono i Servizi di informazione e accoglienza per la scoperta del territorio e la Vendita prodotti alimentari tipici e/o dell’artigianato locale.
Nella top ten dei beni che hanno riscosso più successo tra gli utenti del questionario svetta un piccolo fabbricato rustico in provincia di Lucca, seguito al secondo posto dal Castello di Blera, vicino a Viterbo, che nelle ultime settimane ha tanto attirato la stampa straniera. Terzo posto per un vecchio Molino vicino a Pavia che precede di poco la Masseria Cocola di Ugento (LE). L’interesse sugli edifici pubblici è stato comunque complessivo e tutti i 103 beni hanno suscitato apprezzamenti.
La Regione che ha riscosso il maggior numero di interesseè la Puglia (7687) che con i suoi 15 beni ( il maggior numero di beni per regione) si colloca come il territorio preferito in cui gli utenti vorrebbero sviluppare la propria idea progettuale, a prescindere dalla regione di appartenenza dell’utente. Seguono, ma molto distanziati, Lazio e Veneto. In coda, per vari motivi anche evidenti come il numero dei beni, Friuli-Venezia Giulia e Molise.
In sintesi emergono:
– una maggioranza di preferenze per le costruzioni tipiche locali, concetto un trasversale;
– numero e il tipo di beni porta a concentrare le preferenza in Puglia, Lazio e Veneto;
– Lombardia, Lazio e Puglia sono le regioni più attive lato utenti;
– l’importanza dell’interconnessione del prodotto Camini e Percorsi sia con le infrastrutture coerenti (esempio ferrovie), sia su scala locale con itinerari, greenways e altre occasioni di fruizione diffusa del territorio.
Con la pubblicazione del primo bando comincerà un percorso che, nei prossimi anni, restituirà molti immobili abbandonati a luoghi italiani lontani dalle grandi città ma carichi di suggestione, immersi in itinerari di pace e bellezze naturali, promuovendo lo sviluppo di nuove forme di turismo più consapevole. La grande partecipazione dei cittadini e l’enorme riscontro sui media di Cammini e Percorsi confermano la strategicità di un progetto con cui l’Agenzia del Demanio si propone di coinvolgere tutti, soprattutto le nuove generazioni, nella tutela e nel recupero del patrimonio pubblico attraverso una gestione attenta e responsabile di questa iniziativa perché possa essere una leva concreta di sviluppo e di nuove opportunità.
In Puglia sono coinvolti 15 immobili: 5 sono situati lungo la Ciclovia Acqua, 8 sono lungo la via Francigena,  e 2 lungo la Via Appia.

FONTE: ILRESTODELGARGANO

“CONCERTI D’ESTATE” a Domodossola Sacro Monte Calvario

La “Gran Partita” KV 361 con la Camerata Strumentale di S. Quirico
diretta da Alessandro Maria Carnelli
Cortile del Canonico al S. Monte Calvario, domenica 30 luglio, ore 21.15

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)

Serenata nr. 10 in si bemolle maggiore KV 361 (KV 370a) "Gran Partita"


Ambra Cozzi e Antonio Palumbo
oboi

Stefano Palli e Simone Margaroli
clarinetti

Francesco Paradiso e Gabriele Oglina
corni di bassetto

Davide Citera, Francesca Mosca, Luca Dosio e Elisa Giovangrandi
 corni

Luca Barchi e Mario Garavelli
fagotti

Carlo Calegari
contrabbasso

Alessandro Maria Carnelli
direttore
ALESSANDRO MARIA CARNELLI ha tenuto concerti al Musikverein di Vienna, alla Sala Verdi e al Teatro Dal Verme di Milano, ha diretto l'ensemble del Teatro Regio di Torino (Histoire du soldat di Stravinsky), la prima esecuzione dell'edizione critica de L'ammalato immaginario di Vinci e una doppia produzione in Italia e Svizzera (scenica e in forma di balletto) de Il combattimento di Tancredi e Clorinda. Il Concerto per violoncello di Schumann da lui diretto (solista Luca Franzetti) è stato più volte trasmesso da Sky Classica. Ha dedicato un ampio progetto a Verklärte Nacht di Schönberg comprendente la pubblicazione di una monografia e la realizzazione di un cd registrato durante un ciclo di concerti con l'Orchestra da Camera di Mantova. Libro e cd sono stati accolti entusiasticamente dalla critica. Nella stagione in corso prosegue la collaborazione con l'Orchestra da Camera di Mantova con altri concerti e una nuova registrazione di un cd, ed è iniziato un nuovo progetto sul Pierrot lunaire di Schönberg. Alessandro Maria Carnelli ha studiato direzione d'orchestra dal 2000 al 2004 al Wiener Musikseminar di Vienna con Erwin Acèl, perfezionandosi in seguito in numerosi corsi e masterclass tra cui a San Pietroburgo, Firenze e alla masterclass estiva del Royal College of Music di Londra (Assisi 2010); nel 1999 ha ottenuto la borsa di studio della Fondazione Wagner del Festival di Bayreuth. La sua formazione comprende anche il diploma di pianoforte, la laurea in musicologia e studi di composizione e organo barocco. È autore delle monografie su Musorgskij, Čajkovskij, Schönberg e Šostakovič pubblicate da Il corriere della sera, e di Il labirinto e l'intrico dei viottoli, la prima monografia su Verklärte Nacht di Schönberg.

La CAMERATA STRUMENTALE di S. QUIRICO è sorta nel 1989, dalla collaborazione tra la Corale di Calice di Domodossola con alcuni musicisti facenti parte di prestigiose istituzioni musicali sia italiane sia straniere, con lo scopo di affiancare il coro nell’esecuzione di partiture del periodo barocco e classico per soli, coro e orchestra. Unitamente alla Schola Gregoriana del Sacro Monte Calvario ed al Convivio Rinascimentale, con la Corale di Calice e l’Orchestra da Camera, da’ vita alla CAPPELLA MUSICALE del S. MONTE CALVARIO coinvolgendo un ampio organico di musicisti articolato in diverse formazioni. Tra le più importanti proposte, sono da ricordare l’esecuzione delle Cantate BWV 8, 55, 57, 84, 113, 133, 151 e 153 e la prima Cantata dall'Oratorio di Natale BWV 248 di J. S. Bach, la ricostruzione della celebrazione solenne dei Vespri di Natale, secondo la forma settecentesca del rito di S. Pio V, il Te Deum in re maggiore di M-A. Charpentier, la prima esecuzione moderna dell’opera in tre atti La Dafne, di A. Caldara, Le Sette Parole del Signore in Croce op. 102 di R. Grisoni, il Gloria, Beatus Vir, Magnificat e diverse composizioni da camera di A. Vivaldi, i Vespri Solenni KV 339 e il Requiem KV 626 di W. A. Mozart, il Requiem op. 48 di G. Faure e il Te Deum di G. Castellazzi, scritto per l’inaugurazione del Traforo del Sempione. Il Venerdì Santo 2003 ha proposto, in prima assoluta, l’esecuzione delle Sette Parole del Signore in Croce, e nel 2014 la Missa Jubilaris, per i quarant’anni di fondazione della Corale di Calice, appositamente commissionate al compositore ossolano R. Olzer, ottenendo unanimi e importanti consensi di pubblico e di critica. La Cappella Musicale ha inoltre nel suo repertorio musiche di H. Schütz, J. C. Bach, F. Schubert, F. J. Haydn J. G. Rheinberger.

L’attività concertistica della Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario è sostenuta dall’Istituto della Carità – PP. Rosminiani, dalla Riserva Naturale Speciale Regionale del S. Monte Calvario, dall’Assessorato alla Cultura della Città di Domodossola, con la Fondazione CRT.

                                                                                   fonte: comunicato stampa

Questa composizione si discosta dal tono galante, prevede ben tredici strumenti (dodici a fiato ed il contrabbasso) ed è la più ampia e complessa delle opere composte da Mozart nell'ambito di questo tipo di composizioni. La presenza del contrabbasso ha lo scopo di rendere piena e corposa la linea del basso ed è quindi errato riferirsi all'opera come serenata per tredici strumenti a fiato. La partitura originale non prevedeva infatti la sostituzione del contrabbasso con il controfagotto. Anche la denominazione di Gran partita, presente nel manoscritto, non sembra sia stata voluta da Mozart. La datazione certa della scrittura dell'opera riveste una importanza maggiore in quanto permetterebbe di sistemare alcuni particolari della biografia dello stesso Mozart nonché potrebbe meglio farci comprendere la sua evoluzione artistica. La data presente nell'autografo, il 1780, non gli è attribuibile, quindi non è sicura; le fonti certe di una sua esecuzione sono posteriori di ben quattro anni e ci portano a Vienna nel 1784 quando fu eseguita dalla Harmonie della corte imperiale. La versione di Georg Nikolaus von Nissen, più romantica, vede la serenata quale dono di Mozart a Costanze in occasione del suo matrimonio. In ogni caso ci troviamo di fronte ad un'opera preziosa di grande complessità che travalica il genere nella quale essa rientra. Le serenate erano per lo più eseguite all'aperto in momenti in cui il grado di attenzione era limitato e i compositori tendevano quindi a dare spazio a melodie facili, e l'orchestrazione che ne scaturiva ne era la logica conseguenza.

L'impianto è quello classico della serenata. Un primo movimento, un largo, apre un'ampia introduzione lenta, quasi sinfonica, che verrà utilizzata poche altre volte dal musicista. L'allegro molto che segue è costituito da un solo tema che si sviluppa nella capacità di dialogo tra i vari strumenti. In seguito abbiamo due minuetti con trii che evocano melodie popolari. Tra i due minuetti è racchiuso il celebre adagio, che rappresenta il punto più alto della composizione sia per la ricercatezza del suono sia per la novità strutturale: una sola coppia di corni sostiene e accompagna ora l'oboe, ora il clarinetto e ora il fagotto. Una romanza anticipa il tema con variazioni in cui il compositore aggrega di volta in volta diversi timbri strumentali. Il finale, un molto allegro è un brano di grande colore, quasi una marcia, dove viene fuori lo spirito gioviale del compositore trattenuto da un uso misurato del volume degli strumenti. Ma la vastità dell'organico e il grado di assimilazione dei vari strumenti permettono al compositore di farli dialogare, di contrapporli, di compenetrarli in un modo mai prima raggiunto.

Nel film del 1984 Amadeus, il personaggio di Antonio Salieri descrive il terzo movimento Adagio con battute rimaste celebri: « Sulla pagina sembrava… niente! Un inizio semplice, quasi comico: appena un palpito, con fagotti, corni di bassetto, come lo schiudersi di un vecchio cofano. Dopo di che, a un tratto, ecco emergere… un oboe! Una sola nota sospesa immobile, finché un clarinetto ne prende il posto, addolcendola con una frase di una tale delizia! Quella non era la composizione di una scimmia ammaestrata. No, era una musica che non avevo mai udito, espressione di tali desideri, di tali irrefrenabili desideri. Mi sembrava di ascoltare la voce di Dio.»
                       


Al Sacro Monte Calvario arriva ‘Il mistero della luce’, escursione serale con workshop fotografico


DoMODOSSOLA- 13-07-2017- Giovedì 10 agosto a Domodossola avrà luogo ‘Il mistero della luce’, un’escursione con workshop fotografico alla scoperta dell’affascinante atmosfera notturna del Sacro Monte Calvario.
L’incontro inizierà alle 20:30 e si concluderà intorno alle 22.45.
In concomitanza con l'illuminazione serale e con il fascino del calar della sera, si vivrà un’esperienza unica nel suo genere.
Grazie ai preziosi consigli del fotografo Roberto Bianchetti, si impareranno le tecniche e le sensibilità percettive per immortalare al meglio la bellezza e le articolate sfumature emozionali che suscita questo complesso monumentale, patrimonio UNESCO.
L’evento è realizzato in collaborazione con l’Ente di gestione dei Sacri Monti e grazie alla disponibilità del Mons. Mancinelli.

ossola24.it

Turismo religioso. Ecco i cammini più belli d'Italia

Lì dove silenzio, fede, natura, arte e cultura si incontrano. C’è un viaggio tra le bellezze d’Italia che consente ai pellegrini di fare un’esperienza spirituale unica, senza rinunciare alle bellezze turistiche del territorio. È il percorso tra i cammini ancora inediti presentati alla Borsa internazionale del Turismo religioso in corso fino a sabato a Roma.
avvenire

Presentato il progetto per valorizzare le carni di selvaggina nell’Ossola



2 giugno 2017, la sala-laboratorio-ristorante didattico dell’Istituto Alberghiero “Mellerio Rosmini” di Domodossola (provincia del Verbano-Cusio-Ossola) ha ospitato un incontro in cui è stato presentato un progetto davvero interessante. Si chiama “Processi di filiera eco-alimentare” e prevede la costituzione di unafiliera di carni di selvaggina nell’Ossola, obiettivo da raggiungere entro gennaio 2019.

Il finanziamento economico sarà assicurato dalla Fondazione Cariplo, mentre l’iniziativa è stata promossa personalmente dall’associazioneArs.Uni.Vco insieme a partner d’eccezione. Si sta infatti parlando dell’Unione Montana Alta Ossola,Comprensori Alpini di Caccia VCO2 Ossola Nord e VCO3 Ossola Sud, senza dimenticare i dipartimenti dell’Università di Milano.

In questa parte del Piemonte si sente molto la necessità di dare il giusto valore alla selvaggina, da trasformare in risorsa sostenibile. Fondazione Cariplo, inoltre, ha sottolineato le importanti ricadute che ci potrebbero essere per il territorio. Della filiera si è cominciato a parlare nel 2014, dopo la presentazione del progetto con il bando “Comunità resilienti”
cacciapassione.com