La nuova vita del Calvario, al Sacro monte di Domodossola inizia dal “cireneo” il recupero delle cappelle

La cappella del Cireneo è posizionata a metà strada sul percorso della Via Crucis Foto Alberto Lorenzina


Tra le cappelle del Sacro monte Calvario di Domodossola quella del Cireneo è tra quelle che più rimane nella memoria, posta in posizione strategica a metà strada del percorso della Via Crucis. Sarà proprio questa ad essere interamente ristrutturata dall’Ente di gestione dei Sacri monti del Piemonte, un primo passo per iniziare il recupero della parte bassa del Calvario, uno dei nove Sacri monti di Piemonte e Lombardia parte del patrimonio Unesco. 

In questo momento è aperta una manifestazione d’interesse per affidare i lavori, poi partirà il bando di gara con cui assegnare il primo lotto. Quest’anno sarà portato a compimento il recupero della facciata esterna e del tetto: un intervento che costerà circa 130 mila euro. Il prossimo anno si procederà con gli interni. 

L’investimento complessivo arriverà a 400 mila euro, con il contributo della fondazione Comunitaria del Vco all’interno dei bandi emblematici minori del 2016, e con la partecipazione del Comune che ha stanziato 10 mila euro, della Comunità Rosminiana con 5 mila e del Consorzio per il restauro e la valorizzazione del Sacro monte con 2 mila. 

«E’ un primo passo verso un cammino che porterà a valorizzare anche la parte bassa del complesso che arriva fino alla sesta cappella - spiega Renata Lodari, presidente dell’Ente di gestione dei Sacri monti -. La zona alta è un gioiello, ora bisogna dirottare le forze verso il percorso di partenza. Questo primo passo è stato possibile grazie alla sinergia con gli altri partner con i quali abbiamo in mente progetti per il rilancio».
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