CULTURA Simposi rosminiani: chiuso a Stresa il corso su “Riforma: del pensiero, della società, della Chiesa”


Si è concluso  a Stresa, il diciottesimo corso dei Simposi rosminiani, dedicato quest’anno al tema “Riforma: del pensiero, della società, della Chiesa”. Stamattina sono intervenuti Ludovico Maria Gadaleta, che ha presentato l’edizione critica dell’opera “Della naturale Costituzione della società civile”, Samuele Francesco Tadini che ha illustrato l’edizione critica dell’opera “Annotazioni di Rosmini ai Primi elementi di Costantino Giuseppe” e Umberto Muratore che ha chiuso i lavori con il tema “Rosmini: riforma del pensiero come antologia della carità”. Gadaleta ha parlato, nell’ambito dell’opera presentata, delle idee che Rosmini aveva di riforma politica e del suo inquadramento nella filosofia del diritto, di giustizia sociale, cioè di come il cittadino deve essere garantito dallo Stato e del concetto di diritto naturale. Tadini ha discusso della seconda opera riflettendo sul pensiero del Principe Costantino Giuseppe, della sua profondissima cultura ma anche dei suoi errori teologici; ha inoltre illustrato la figura di Rosmini come postillatore e curatore dell’opera.
Il direttore del Centro internazionale di studi posminiani, padre Muratore, ha dato uno sguardo complessivo della tematica sviluppata nel simposio facendo riferimento al pensiero rosminiano: all’ontologia, all’umiltà e al coraggio del filosofo, al discorso sull’Essere come principio e contenitore massimo di tutte le conoscenze umane. “Il limite delle creature è che non possono giustificare la loro propria esistenza”, d’altra parte “non è possibile dimostrare la necessità della creazione perché è atto libero d’amore”. Il relatore ha anche parlato della “facoltà morale” che consiste nel “fare la carità nella verità”.
sir